Siamo nell’ottobre 2023 e si continua a parlare di emergenza migranti dopo ormai quasi un ventennio di flussi regolari di immigrati che hanno visto anche numeri maggiori rispetto a quelli di quest’anno.

Tolta infatti la parentesi della gestione Minniti i flussi migratori sono sempre statati regolari, tutto questo in una situazione di numeri che sono destinati inevitabilmente ad aumentare.

Destra e sinistra sono in maniera equivalente responsabili della questione. Da un lato i “buonisti” e dall’altro i “cattivisti” perennemente a darsi addosso e senza poi proporre soluzioni ad un problema che va semplicemente gestito.

Naturalmente la parola gestione non si sposa con il termine emergenza, la gestione emergenziale da un lato giustifica e da un alibi all’assenza di soluzioni strutturali e dall’altro consente di strumentalizzare dai singoli soggetti politici la questione.

Ci sarebbe molto da dire ma torniamo al titolo per descrivere la totale incapacità della classe politica nel gestire la questione.

Pordenone e rotta balcanica un esempio da non seguire.

I profughi “ospitati” a Pordenone (metto la parola ospitati tra virgolette di proposito in quanto inappropriata rispetto alla tragica realtà della situazione), sono perlopiù minorenni tra il ragazzo ed il bambino che arrivano principalmente dalla rotta balcanica.

Pordenone diventa l’esempio di come la miseria intellettuale applicata alla soluzione di un problema ritrova la sua massima espressione.

Una cinquantina di ragazzi e bambini messi in un Hangar adatto ad ospitare eventualmente attrezzi agricoli piuttosto che merci di genere non alimentare, il luogo è infatti privo di servizi igienici quali docce e bagni, brandine, letti e ogni minimo servizio destinato ad ospitare delle persone. Per essere chiari un luogo inadatto persino ai maiali.

Se il metro per giudicare la nostra civiltà fosse la nostra capacità di accoglienza la società di Pordenone dovrebbe essere riportata al tempo del Paleolitico.

Siamo sicuri non poter fare meglio? ed inoltre siamo coscienti del fatto che qualsiasi individuo obbligato a quelle condizioni è poi portato facilmente alla delinquenza?

Eppure lo dovremmo sapere bene visto che l’attuale giunta comunale ha già gestito gli “ospiti” del parcheggio bronx poi in parte coinvolti in spaccio, furti e reati vari, ovvia conseguenza delle condizioni da “manco li maiali” offerte dalla Neanderthaliana giunta Pordenonese.

Ora non facciamo confusione, qui non si tratta di essere buonisti o cattivisti ma di dimostrare con i fatti di essere competenti e capaci nella gestione dell’ordinario che di conseguenza dimostra il livello di civiltà della cittadinanza pordenonese, livello m.acchiato dall’attuale gestione della locale classe politica

Le proposte da mettere in campo

Per fare delle proposte sensate è necessario capire l’iter nella gestione dei migranti. E’ diritto del migrante poter richiedere asilo nel paese che li ospita, un asilo che viene automaticamente attribuito nel caso in cui il richiedente sia un minore al di la che soddisfi o meno i normali requisiti richiesti.

Qui parliamo per buona parte di minori quindi la questione è abbastanza rapida e semplice, peccato che l’organo competente (la questura) a quanto sembra oggi abbia un solo addetto a sbrigare le pratiche, questo a causa del mancato rinnovo da parte dell’attuale governo dei 3 addetti aggiunti con contratto a termine a suo tempo assunti per la gestione delle pratiche.

La questione è un facile alibi per la giunta comunale che esemplare rappresentante dello statalismo più becero se ne lava le mani dicendo non è nostra competenza.

Il sindaco dimentica che è lui il rappresentante politico dei cittadini pordenonesi ed è sua la responsabilità politica. Questo lo obbliga moralmente a dover agire, magari prestando degli addetti alla questura per velocizzare le pratiche.

Una volta risolta la pratica e assegnato lo status di rifugiato saranno le ben presenti ed efficienti associazioni locali a prendersi carico dei ragazzi.

Le proposte

  1. Creare un Hub con adeguati servizi per gestire i migranti in attesa di Asilo, una struttura che sarà necessaria negli anni a venire vista la ormai certa propensione alla migrazione di vaste aree del pianeta che porteranno i numeri solo ad aumentare. La struttura è indispensabile per garantire l’ordine pubblico e la legalità nel territorio.

E’ del tutto assurdo spendere soldi per assumere vigilantes per problemi che lo stesso comune ha causato.

Tenere in quelle condizioni delle persone, senza cibo, acqua, servizi essenziali li porta a commettere reati. Anche il cane più buono se bastonato diventa cattivo!

2. Coordinare e indirizzare le associazioni riconosciute per gestire l’accoglienza per l’insegnamento della lingua Italiana, favorire un urgente inserimento dei ragazzi nelle strutture scolastiche o la formazione professionale per poterli inserire nel breve all’affamato mondo del lavoro.

Va ricordato che la regione è in forte calo demografico, l’immigrazione attuale non riesce a compensare numeri destinati a peggiorare, una società sempre più anziana che vede un solo addetto in entrata nel mondo del lavoro a fronte di due neo pensionati in uscita.

Numeri drammatici che bloccano la crescita economica con aziende che non riescono a trovare sia la manodopera specializzata che quella non qualificata.

Il problema che non c’è!

Ma ci rendiamo conto che la soluzione è sotto gli occhi di tutti? Il governo Draghi in deroga alle leggi attuali ovvero la legge Bossi Fini che quest’ultimo ha sconfessato proprio in questi giorni, ha consentito l’ingresso di oltre 170.000 profughi Ucraini senza colpo ferire.

Un ordinato ingresso che ha consentito di trovare dignitosa ospitalità già all’arrivo e di gestire, quella si, una situazione di emergenza dimostrando che non siamo certo quello che le misere foto dell’hangar di Roveredo vorrebbero dimostrare.

Abbiamo accolto con dignità ed efficienza un numero superiore di Profughi che superano abbondantemente la somma dei migranti provenienti dall’Africa e dalla rotta Balcanica in arrivo nel 2023.

Ora facile dire per il sindaco “non dipende da me” ma altrettanto facile dire per il cittadino informato che nulla si sta facendo per gestire quello che ribadisco è e sarà l’ordinario.

Non facciamo confusione

Concludo con un chiarimento che serve ai 4 soliti strumentalizzatori quando si tratta di fare proposte per gestire l’immigrazione. Qui non si tratta di essere buonisti,non possiamo accogliere tutti, una volta accertato lo status di Rifugiato l’interessato va avviato ad un percorso di integrazione e quando lo status è quello del clandestino questo va allontanato dal territorio adoperandosi a rendere questa soluzione percorribile.

Mio nonno mi diceva sempre in friulano “non è mai un mal che non sedi enche un ben” prima di lui lo diceva Plinio il vecchio (cosa che ho scopero dopo….), in questo caso si applica facendo diventare un problema un opportunità, quale migliore opportunità abbiamo di soddisfare la carenza di manodopera, quale migliore opportunità di integrare giovani ragazzi che in breve imparano lingua usi e costumi e sono in grado di assimilare come nessun altro (per la giovane età) la nostra cultura.

Un amico mi faceva osservare la differenza tra integrazione ed assimilazione con gli oggettivi benefici che solo entrambe assieme possono dare alla nostra società. Un immigrato che assimila e si integra ha gli stessi nostri valori, la nostra cultura ed è colui il quale si farà garante dei livelli di progresso acquisiti come Italiano “Honoris causa”.

Una società di Italiani Multicolore è sicuramente auspicabile rispetto ad una società integrata e non sempre integrabile di religioni, abitudini, usi , costumi, giudizi e pregiudizi non sempre compatibili con la nostra cultura.